Milanofiori Nord è un complesso multifunzionale in gran parte già realizzato nella zona sud di Milano, promosso da Brioschi Sviluppo Immobiliare. Il masterplan dell'intervento, disegnato dall'architetto olandese Erick van Egeraat, comprende edifici per uffici, spazi commerciali, un cinema multisala, un centro fitness, un albergo e residenze libere e convenzionate, progettati da alcuni fra i più importanti studi di architettura italiani.
L'architettura del primo comparto residenziale realizzato è firmata da OBR Open Building Research, studio internazionale fondato nel 2000 da Paolo Brescia e Tommaso Principi e basato a Genova. La ricerca progettuale per il Comparto D4 è finalizzata a una sintesi fra elementi naturali e artificiali: abitazione e paesaggio si fondono in un continuum di scambi dinamici, proponendo un modello evoluto di vita urbana contemporanea e di sviluppo sostenibile, orientato alla qualità dell’abitare e al senso di appartenenza degli abitanti.
L'edificio, non più alto di cinque livelli fuori terra, si snoda a “C” attorno a un ampio giardino interno rastremandosi alle estremità e in altezza e comprende 107 unità abitative. Mentre il fronte esterno presenta un'immagine decisamente urbana, con schermature scorrevoli che proteggono i loggiati, verso la corte verde i prospetti sono estremamente porosi. La compenetrazione di “frames” trasparenti crea un articolato sistema di serre bioclimatiche, spazi di transizione che grazie a schermi scorrevoli mediano fra l'abitazione e il giardino, svolgendo il duplice ruolo di estensione della casa e di moderatore degli estremi climatici.
Alessandro Orlandi, ingegnere, ha seguito direttamente l'intero processo costruttivo per conto della società Favero & Milan Ingegneria, che ha sviluppato il progetto strutturale ed effettuato la direzione dei lavori: “Il progetto, nato da una consolidata collaborazione con lo studio OBR, ha vinto nel 2005 il concorso a inviti per studi di architettura italiani ed è stato realizzato fra il 2008 e il 2010. L'edificio presenta una superficie complessiva di 15.000 metri quadrati, articolati in appartamenti dal taglio diverso, e si distingue sia per l'elevata qualità architettonica degli spazi e delle finiture impiegate, sia per la stretta integrazione fra gli ambienti e il verde attraverso le serre bioclimatiche.”
L'attenzione dei progettisti ha perciò interessato anche gli spazi di mediazione e di accoglienza.
“Tutti gli ambiti dell'insediamento residenziale, anche quelli generalmente poco considerati, sono estremamente curati: è il caso, ad esempio, dei garages sotterranei che costituiscono il principale punto di accesso all'edificio da parte degli abitanti. Ad esempio, nella scelta dei sistemi di chiusura i progettisti hanno individuato alcuni prodotti Hörmann – scelta condivisa dalla direzione lavori nella persona dell'ing. Alessandro Bonaventura - che si sono dimostrati particolarmente adatti non solo dal punto di vista formale ma anche per la qualità delle soluzioni tecniche e delle finiture.
Oltre ai portoni sezionali per i singoli boxes, predisposti per l'eventuale meccanizzazione, sono stati utilizzati anche portoni industriali per la chiusura dei varchi d'accesso al complesso integrati con i sistemi di controllo e comando del funzionamento. In fase di posa in opera, un responsabile Hörmann ha collaborato con i tecnici delle imprese incaricate - C.I.L.E. e Marcora Costruzioni – per la messa a punto delle modalità operative di installazione e per la fornitura delle parti speciali previste dal capitolato.”
L'intera commessa per i portoni, dalla preventivazione iniziale alla messa a punto del capitolato fino alla posa in opera, è stata interamente seguita da Davide Farina, Area Manager Nord-Ovest per Hörmann Italia.
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