Le stime per il 2023 parlano di un calo del
valore delle vendite a livello mondiale. Il mercato europeo, terzo per
importanza a valore, risente di criticità come l’elevato tasso di
inflazione, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime e chiude il 2023 con un
bilancio all’insegna della stagnazione.
Dopo la ripresa è il momento della frenata, se non del calo. È questo il bilancio che appare più verosimile per il
comparto del bricolage e del giardinaggio a livello internazionale. Questo
risultato si ripercuote in modo negativo soprattutto sulle performance degli
operatori, mentre i big diventano ancora più grandi grazie alle continue aperture di punti vendita,
al restyling e alla semplificazione della struttura del proprio gruppo.
Per quanto concerne l’Italia l’analisi che vi
proponiamo nelle prossime pagine conferma una tendenza che avevamo già evidenziato lo scorso
anno: non ci sono particolari variazioni da segnalare né per quanto riguarda l’offerta di punti
vendita, né per quanto riguarda
la
graduatoria delle insegne. A conferma che anche nel
nostro Paese questo settore è ormai da considerarsi
maturo.
Da sempre il numero di Luglio è dedicato alla GDS all’interno del quale proponiamo una panoramica aggiornata dello scenario DIY sia nazionale che internazionale.
Dopo un biennio di crescita senza precedenti del mercato
a livello mondiale, la crescita è proseguita anche nel 2022, seppure in
modo meno sostenuto. Nel 2023 a rallentare il il DIY mondiale,
sono la recessione, l’elevato costo della vita, le continue criticità
geopolitiche, le condizioni climatiche, la ripresa dei viaggi a scapito delle
maggiori spese per la manutenzione di casa e giardino e la carenza
di lavoratori qualificati e specializzati.
Dopo due anni di crescita stabile il 2020 sembra iniziare con un promettente aumento, ma l’emergenza sanitaria per il Covid-19 frena gli entusiasmi e le vendite. Ciò sconvolge lo scenario del mercato mondiale ed europeo, con pesanti riflessi sulle condizioni della domanda e sulla configurazione dell’offerta.ù
IL PUNTO DI VISTA DEI PRODUTTORI
UN’OPPORTUNITÀ DI BUSINESS, MA NON PER TUTTI
Brand awareness, volumi di vendita più elevati, la possibilità di acquisire visibilità presso una platea di clienti ampia e variegata…. Questi i principali vantaggi offerti dal canale della Grande Distribuzione Specializzata secondo alcune delle aziende del nostro mercato che già da anni forniscono le insegne di un canale che non da oggi vanta una presenza abbastanza capillare anche nel nostro Paese. Per le aziende impegnate a recuperare il fatturato perso durante il lockdown servire la grande distribuzione è indubbiamente una grande opportunità. Soprattutto se si tiene conto della velocità con cui questo canale ha saputo tornare ai consueti volumi di vendita dopo la riapertura. Per poterla cogliere, però, occorre essere in grado di soddisfare le elevate esigenze della Gds garantendo una gamma sufficientemente ampia e profonda, di qualità e con un posizionamento prezzo adeguato, ma anche un’organizzazione capace di assicurare una corretta evasione dell’ordine e la massima puntualità nelle consegne. Infine, occorre avere una capacità di proporre con continuità delle novità con cui garantire attrattività all’esposizione. Questo è quanto si evince dalle considerazioni proposte dalle aziende che hanno accettato di rispondere alle domande che pubblichiamo di seguito. A loro il nostro più sentito ringraziamento per la disponibilità dimostrata.
L'INCHIESTA
I PLUS DELLE INSEGNE DELLA GDS SECONDO CHI LE FORNISCE
I volumi di vendita, la volontà di presidiare tutti i canali per intercettare tutti i target di clientela, i vantaggi in termini di brand awareness assicurati dalla grande visibilità offerta…. Questi i plus offerti dalla presenza nei punti vendita della Gds su cui concordano praticamente tutti i manager intervistati e che vanno a confermare indicazioni già raccolte gli anni scorsi. Il vero elemento di interesse dell’inchiesta che vi proponiamo nelle pagine seguenti è da ricercare nei ricorrenti accenni alla “capillare copertura del territorio”, al fatto che, anche per effetto della pandemia, “l’utilizzatore finale essendo più autonomo nelle proprie scelte apprezza di più questo canale”, forse anche perché come sostengono alcuni “il personale è più preparato ed è in grado di argomentare anche i prodotti più innovativi”. Oltre ad essere un’utile indicazione per chi sta valutando se e come investire per diventare fornitore della Gds, questi accenni dovrebbero, ci permettiamo di dire, suonare come un campanello di allarme per le Ferramenta Tradizionali che da sempre hanno individuato nella capillarità, nella professionalità con cui supportano il cliente nelle decisioni di acquisto i propri cavalli di battaglia. E questo per spronarle a rilanciare, a rimettersi in gioco per essere all’altezza delle nuove sfide poste loro dal mercato.
LO SCENARIO GDS
Lo scenario internazionale e nazionale e i protagonisti del settore
IL MERCATO INTERNAZIONALE
Il 2020 è stato interamente permeato e sconvolto dalla pandemia del Covid-19. Ciò si è riflesso inevitabilmente sui risultati e sul giro d’affari mondiale del DIY, trasformando lo scenario con significativi riflessi sulle condizioni della domanda estremamente differenziate nelle singole aree geoconomiche. Di fatto, è stato valutato che la spesa per viaggi e spostamenti si è ridotta a favore di acquisti per la cura della casa e del giardino.
Da sempre il numero di Luglio è dedicato alla GDS all’interno del quale proponiamo una panoramica aggiornata dello scenario DIY sia nazionale che internazionale.
Dalle nostre analisi ne è emerso che il mercato internazionale ha subito i contraccolpi del complesso scenario geopolitico. Le dinamiche che hanno caratterizzato i diversi mercati mostra un rallentamento che può essere attribuito alle ricadute della carenza delle materie prime, dell’aumento del costo delle materie prime e del conflitto in atto tra Russia ed Ucraina.
Per quanto riguarda il mercato italiano per la GDS è emerso un piccolo risveglio dopo due anni di stop. Questa ripresa è dovuta, anche, grazie ad accordi, intese, nuove aperture e varie operazioni commerciali.
Ne è emerso, inoltre, che i grandi gruppi sono diventati ancora più grandi mentre quelli di media dimensione hanno stabilizzato la loro posizione competitiva.
Allegato troverete anche il poster dell’Italia della GDS, puntualmente aggiornato, dove sono stati dislocati tutti i punti vendita. Da sempre apprezzato come strumento di lavoro.