È stata presentata recentemente a Milano, una casa senza bollette e spese. “Off grid” è la parola d'ordine, ma la traduzione letterale non dà l'idea giusta: “off grid”: fuori dalla rete, ma la rete in questione non è quella di Internet, o il Web. La rete, o meglio le reti, in questione sono altre: luce, gas, acqua, rifiuti, telefono.
La casa off grid è una casa completamente autonoma, perfettamente autosufficiente: in grado di riciclare all'infinito le risorse naturali che vengono dal cielo e trasformare i rifiuti in risorse, in energia, in acqua calda, in un modo diverso di vivere, anche non pagando più le bollette. Una casa vera, ma anche un prototipo per costruire un intero quartiere o una città, il più radicale finora proposto, un “modello” urbano presentato tempo fa alla Fiera Campionaria di Milano, dalla Fondazione Symbola.
Il progetto della casa off grid è frutto della collaborazione di due architetti: Mario Cucinella, l'architetto che l'anno scorso ha lanciato la casa ecologica da 100 euro a metro quadro, ed Emiliano Cecchini, il presidente della Fabbrica del Sole, la società che ha costruito ad Arezzo il primo idrogenodotto al mondo. L'idea di fondo è utilizzare solo le risorse che il territorio su cui è costruita la casa è in grado di utilizzare. Altra fonte di energia rinnovabile è quella del sole che viene accumulata nei momenti di picco producendo idrogeno: visto che manca il collegamento alla rete elettrica non c'è bisogno dell'inverter perché si può usare la corrente continua senza trasformarla (in questo modo si evitano sprechi e si migliora l'efficienza del sistema). I rifiuti vengono riciclati. Per la telefonia si adopera un ponte radio. Per regolare la temperatura degli ambienti si usano la coibentazione spinta degli edifici e le pompe di calore. Per l'acqua basta quella piovana raccolta in vasche e riciclata. "Con l'off grid l'inquinamento viene quasi annullato e il costo di tutta l'operazione è estremamente contenuto: un 10 per cento in più che rientra in circa 10 anni", spiega Cecchini.
Il rovescio della medaglia di tanta eco-casa è lo “spazio”, o meglio il terreno circostante per la ricerca delle risorse necessarie a ricaricare ecologicamente la casa. Per poter essere autosufficiente una casa abitata da 4 persone ha bisogno di circa 2 ettari di terreno.
Ultraresistenti e subito pronti all’uso, non necessitano di programmazione e riproducono tutte le funzioni dei telecomandi originali.
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