BTicino, brand italiano leader nel mercato della Smart Home e
anima pulsante del sistema produttivo del territorio di Varese, ha partecipato
a Roma in qualità di Partner alla presentazione del Rapporto Strategico della
seconda edizione della Community Smart Building di The European House
- Ambrosetti.
La Community si pone l’obiettivo di delineare il paradigma dell’Edificio Intelligente in Italia
attraverso il dialogo tra tutti gli attori del settore. In questo senso,
BTicino porta l’eccellenza di una realtà locale in un contesto che dà valore al
ruolo del comparto produttivo italiano nella trasformazione green delle nostre
case.
A
livello europeo, la nuova “Energy Performance of Building Directive”,
rafforza il ruolo della filiera nel raggiungimento del target di riduzione dei
consumi energetici degli edifici del 16% entro il 2030. Secondo lo studio della
Community, in Italia l’efficientamento energetico del
patrimonio immobiliare, di cui l’84% ha più di 30 anni, può portare ad una
riduzione fino al 33% dei consumi, riducendo inoltre le emissioni di CO2 di
circa il 20-24%.
Secondo lo studio della Community, inoltre, se gli edifici
riconvertiti fossero dotati di tecnologie smart si risparmierebbero tra i 17 e
i 19 miliardi di euro all’anno.
Diego Gianetti, Direttore Commerciale di BTicino, che preso parte
all’evento, ha dichiarato: “Lo studio della Community ha permesso di dare
risalto al ruolo chiave che la tecnologia smart avrà nella transizione
energetica degli edifici. In un contesto-Paese dove la qualità abitativa e le
performance degli edifici rappresentano una criticità, crediamo che la nostra
azienda abbia la responsabilità di promuovere l’innovazione in ottica di
miglioramento della vita quotidiana delle persone. I dispositivi smart consentono
infatti di abbinare il comfort della tecnologia alle esigenze dell’individuo,
riconoscendo e adattandosi alle abitudini della persona: è questo l’obiettivo a
cui credo si debba tendere a livello di edificio intelligente”.
La storia di BTicino è ben radicata nel tessuto economico e
sociale italiano, in costante evoluzione per combinare design, funzionalità e
tecnologia, ma anche benessere personale.
In questo senso, BTicino è in grado di rispondere alle esigenze
della persona lungo tre assi principali, consentendo all’azienda di rivestire
un ruolo importante nella transizione: il miglioramento del comfort dell’abitazione,
la riduzione del suo impatto ambientale, e la generazione di benefici
economici. Infatti, proprio attraverso la tecnologia della smart home che
implica la gestione attiva della casa, è possibile per l'utente monitorare i
propri consumi e rendersi conto del risparmio energetico ottenuto anche a
fronte di altri interventi di ristrutturazione “fisica”, aumentandone
l’efficienza.
Solo
nel 2023, l’azienda ha raggiunto un fatturato di oltre 1 miliardo di euro (con
una crescita media annua del +4% negli ultimi 5 anni), contribuendo alla
bilancia commerciale manifatturiera del Paese con oltre il 35% del fatturato in
esportazioni. Con circa 3.000 persone impiegate in Italia (di cui 1.300
operai circa e 560 dedicati a R&S), è presente in diverse regioni con 8
siti di produzione, 8 centri di Ricerca e Sviluppo e 4 centri distributivi
logistici. BTicino contribuisce allo sviluppo economico del Paese con un
ecosistema che comprende numerosi soggetti a monte e a valle della catena del
valore. L’azienda si approvvigiona infatti di beni e servizi con una quota
significativa di forniture italiane (70% del totale), a cui si
sommano gli acquisti del Gruppo Legrand per un totale di 1.800 fornitori
coinvolti, contribuendo allo sviluppo di numerose imprese manifatturiere
locali (84% dei fornitori è costituito da PMI e il 44% è localizzato
entro 25 km dagli stabilimenti BTicino). Ed è proprio grazie all’apporto
del sistema produttivo locale, che tutt’ora è parte fondante dell’attività
aziendale, che BTicino è da più di vent’anni pionere nel settore delle
infrastrutture elettriche per il residenziale.
A
valle, l’azienda distribuisce i propri prodotti coinvolgendo 230
distributori, 65.000 installatori, 34 aziende di assistenza tecnica e 1 azienda
come Contact Center. Un ulteriore importante elemento di impatto economico
è dato dall’elevata propensione agli investimenti, con un’incidenza sul
fatturato oltre due volte superiore rispetto alla media del settore, destinati
soprattutto all’innovazione, allo sviluppo di nuovi prodotti e alla
digitalizzazione nei processi produttivi.
“Un altro aspetto molto importante è la formazione dei
professionisti. Quello che manca oggi è un tipo di approccio che prediliga una
maggiore trasversalità nelle specializzazioni e nelle competenze”, aggiunge
Gianetti. “Ad esempio, un impiantista elettrico non sarà solo chiamato a
fare il collaudo a fine servizio, ma anche a formare l’utente all’utilizzo del
prodotto acquistato insieme alla spiegazione di tutti i benefici connessi. Come
BTicino stiamo investendo anche su questo aspetto, perché crediamo che il
cambiamento potrà davvero realizzarsi quando si sarà in grado di rispondere
alle esigenze del mercato attraverso un approccio integrato e versatile che
tenga conto di tutte le connessioni tra le tecnologie che sottendono il
concetto di edificio intelligente”.
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