Checkpoint Systems ha reso noti i dati 2011 del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, la più completa indagine sui furti nei negozi e nella Grande Distribuzione condotta dal Centre for Retail Research e ormai giunta alla sua undicesima edizione. Ebbene, le perdite nel Retail sono le più alte mai registrate a partire dal 2007.
Il taccheggio, le frodi da parte di dipendenti e fornitori, la criminalità organizzata e gli errori amministrativi hanno rappresentato nel 2011 un costo globale per il settore pari a 88,878 miliardi di euro, equivalente circa all’1,45% delle vendite globali.
Secondo lo studio, la percentuale globale di differenze inventariali – ossia delle perdite causate da furti di clienti e dipendenti ma anche da errori amministrativi – ha subito un aumento del 6,6%: il più alto incremento mai registrato da questa indagine a partire dal 2007. La ricerca, condotta tra luglio 2010 e giugno 2011 in ben 43 Paesi del mondo, ha rilevato che le differenze inventariali sono aumentate in tutte le regioni prese in esame.
Per quanto riguarda l'Italia in particolare, le perdite subite dai responsabili dei punti vendita hanno raggiunto un valore di circa 3,5 miliardi di euro, cifra che rappresenta l’1,37% del fatturato del settore. Rispetto al 2010, l’Italia ha aumentato le differenze inventariali del 7%, superando così la media globale di incremento che è stata pari al 6,6%.
Sono aumentati ulteriormente i furti commessi da parte dei clienti: sono infatti il 52,7% i taccheggi ad opera di bande organizzate o da ladri non professionisti (erano 52% nel 2010), un valore ben più alto rispetto alle medie europee e mondiali. Anche i furti ad opera dei dipendenti sono aumentati, passando dal 25% del 2010 al 25,9% di quest’anno.
Infine, la classifica dei prodotti più rubati – in Italia così come nel resto del mondo - vede al primo posto gli accessori di lusso, seguiti dai prodotti Hi-Tech e dai profumi.
I dati Unacoma sulle immatricolazioni indicano un attivo del 22% per le trattrici, in un contesto che vede incrementi di vendite in tutti i principali Paesi. Il dato è tuttavia condizionato dalla concentrazione delle procedure di immatricolazione legate ai contributi rottamazione e ai finanziamenti PSR - spiega il Presidente dei costruttori Massimo Goldoni - e ci si aspetta un ridimensionamento delle percentuali di crescita nel corso dell’anno. Ancora in fase negativa le mietitrebbiatrici (-20%)
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