Il nuovo trapano avvitatore a percussione brushless 18V – 2.0 Ah STANLEY® FATMAX® è dotato dell’innovativo sistema cordless STANLEY FATMAX V20 che offre numerosi vantaggi: batterie di lunga durata, autoscarica ridotta e assenza dell’effetto memoria. Inoltre, il nuovo trapano avvitatore a percussione fa parte di un sistema completo di elettroutensili con batterie intercambiabili e compatibili con tutta la gamma STANLEY FATMAX V20.
Progettato per soddisfare le esigenze dei professionisti che cercano versatilità, potenza e controllo nella foratura di metalli, nell’installazione di punti luce, di infissi e condotte elettriche, nella foratura di calcestruzzo e muratura per l’inserimento di tasselli e nell’installazione di intelaiature in legno o PVC, il nuovo trapano a percussione è sempre pronto all’uso. L’indicatore del livello di carica sulla batteria consente all’utilizzatore di avere sempre sotto controllo l’autonomia residua e pianificare meglio il lavoro.
In più, è fornito di un potente motore Brushless, piccolo e compatto, con ridotta necessità di manutenzione, che garantisce maggior efficienza e lunga durata: fino a 2.000 giri/min per la foratura e avvitamento su legno, metallo e plastica e fino a 34.000 colpi al minuto per le perforazioni su muratura grazie ad una potente azione di percussione.
Completano le caratteristiche un mandrino autoserrante di 13mm in metallo, 2 velocità meccaniche di 0-600/0-2000 giri/min per un maggior controllo e una luce led integrata per illuminare meglio l’area di lavoro.
Infine, il nuovo trapano avvitatore a percussione brushless 18V – 2.0 Ah STANLEY® FATMAX® è disponibile con 2 batterie 18V - 2 Ah, caricabatteria e valigetta per il trasporto.
Un evento della durata di due giorni in cui fare un focus su strategie, attività di vendita e team building e celebrare i 44 anni di storia del brand con un nuovo catalogo. Così l’azienda...
LEGGI L'ARTICOLO
Whispbar e Yakima distribuiti da Lampa
LEGGI L'ARTICOLO
Alberto Tacchella: “Gli ammortamenti leggeri e il provvedimento sugli interessi passivi penalizzeranno le imprese medio piccole”
Mai così male il commercio estero italiano. Secondo i dati Istat lo scorso anno l'export verso l'Ue è diminuito del 22,5%, l'import a -17,8%. Nel 2009 si è registrato un deficit di 1,791 miliardi.
LEGGI L'ARTICOLO