La scelta del nuovo nome aziendale nasce da un modo innovativo di pensare la luce come linguaggio intelligente in grado di connettere e trasmettere significato -afferma Eric Rondolat, CEO di Signify-. Questo nome è la chiara espressione della nostra visione strategica e della nostra volontà di esplorare lo straordinario potenziale della luce, per creare un mondo migliore e rendere la vita più brillante e luminosa.
Signify continuerà a utilizzare il marchio Philips per i suoi prodotti, nell'ambito dell'accordo di licenza esistente con Royal Philips. L’obiettivo dell’azienda è rendere il cambiamento del nome effettivo in tutti i Paesi in cui è presente, entro l’inizio del 2019.
Nata nella città olandese di Eindhoven, Philips guida il mondo dell’illuminazione con innovazioni per il mercato consumer e professional da oltre 127 anni. Nel 2016, dopo la separazione da Philips, siamo diventati una società indipendente e quotata in borsa. Philips Lighting è stata inclusa nell’indice AEX di riferimento a marzo 2018.
Presente in oltre 70 Paesi e con 32.000 dipendenti dislocati in tutto il mondo, Signify nel 2017 ha generato vendite per 7 miliardi di euro, di cui 354 milioni sono stati investiti in ricerca e sviluppo.
A guidarci è l’idea che la luce sia una componente essenziale della nostra vita -ha aggiunto Eric Rondolat-, e collegandola a reti, software e servizi di cloud computing, possiamo aprire le porte a un mondo più intelligente, in cui il valore dato dalla luce stessa va oltre l'illuminazione.
L'azienda inventa e produce utensili dal 1885
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