Questi anni di profonda crisi economica hanno costretto tutte le aziende a rimettersi in discussione, non soltanto attraverso importanti revisioni interne, durante le quali sono state analizzati la struttura, i costi e l’efficienza, ma anche tramite un’attenta analisi delle competenze necessarie per poter affrontare mercati sempre più competitivi, sempre più ampi e in continuo cambiamento. A livello nazionale, il settore della distribuzione di viteria e bulloneria ha avuto la fortuna, per anni, di essere sempre stato un mercato “locale”, dove i fattori di successo erano in primo luogo il prezzo del prodotto e, immediatamente dopo, un servizio di consegne rapido e efficiente. Nell’arco di pochi anni il mondo, e di conseguenza il mercato, è radicalmente cambiato. Infatti, si è passati dalla distribuzione di prodotti che venivano realizzati quasi esclusivamente da pochi produttori a livello nazionale, i quali rispettavano normative nazionali, di cui la UNI era il riferimento (lo è stata per decenni), a prodotti che adesso arrivano da ogni parte del mondo.
Lavorando con fornitori sparsi in ogni angolo del globo, occorre conoscere le tante normative come DIN, ISO, UNI/EN, AFNOR, BSI eccetera. Inoltre, è indispensabile capire le varie corrispondenze e le differenze sia dimensionali sia chimico/fisiche del prodotto. Oltre a questo, le aziende utilizzatrici di fasteners hanno sempre più la necessità di avere sotto controllo tutta la filiera produttiva, di essere a conoscenza dell’origine e dei materiali con cui questi vengono realizzati. Certificazioni di qualità del prodotto che rispondono alla normativa UNI/EN 10204, dichiarazioni e certificazioni di origine ormai sono all’ordine del giorno e non è più possibile non conoscerne nei dettagli la modalità di redazione e, soprattutto, l’iter per la loro emissione. In un breve arco di tempo, sono anche cambiati tutti i metodi di calcolo per le progettazioni strutturali e, conseguentemente, si sono realizzati prodotti specifici che poco o nulla hanno a che vedere con ciò che si è fabbricato e commercializzato per anni. Nelle aziende questo ha comportato la necessità di rivedere profondamente le competenze, sia dell’area tecnico commerciale sia del reparto che si occupa dell’assicurazione della qualità dei prodotti. Oggi, quindi, la professionalità non è più un qualcosa che si possa improvvisare, che si possa acquisire solamente con l’esperienza “sul campo” e anche l’aggiornamento continuo delle competenze non è assolutamente da sottovalutare. Per troppo tempo non lo si è fatto e il risultato è stato un mercato che, negli anni, si è svilito e ha dovuto ridurre continuamente la marginalità per riuscire a reggere una concorrenza non più locale, ma costituita da player soprattutto europei molto ben preparati e strutturati, in grado dunque di assecondare meglio il continuo cambiamento. L’Italia è un Paese che, al contrario di altri Stati, non ha mai puntato su una forte formazione tecnica, nonostante sia una delle maggiori potenze industriali del mondo; e questa scelta non si è rivelata assolutamente indovinata. Completamente differente è, per esempio, la situazione in Germania, dove è anche strategico il legame tra aziende e istituti di formazione tecnica a tutti i livelli, che parte dalle scuole superiori per arrivare alle università e ai corsi di alta formazione.
Con lo “Short Master in Fasteners”, che è strutturato su vari livelli di approfondimento (da una a cinque giornate di formazione “full immersion”) Udib sta cercando di offrire una preziosa opportunità di aggiornamento e perfezionamento professionale al personale dell’ufficio tecnico, ricerca & sviluppo, manutenzione, commerciale e assistenza post vendita delle aziende distributrici di fasteners, viti e bulloneria.
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