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26/02/2009

CRESCE IL COMPARTO SERRAMENTI E FACCIATE, MA IL 2009 E’ INCERTO…

Un comparto da 3 miliardi di euro, ma per il futuro persistono delle incertezze, nonostante la spinta positiva delle detrazioni del 55%

Il 2008 appena concluso ha registrato un incremento dell’8% nel settore dei serramenti metallici (in linea con il 2007) e del 15% in quello delle facciate continue per un incremento complessivo del 9,5% del comparto italiano dell’involucro edilizio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il valore del settore dei serramenti metallici nel 2008 ha toccato i 2.376 milioni di euro mentre quello delle facciate continue ha raggiunto i 633 milioni di euro, per un fatturato complessivo del comparto dell’involucro edilizio nel 2008 di 3.009 milioni di euro. L’incremento è stato più sensibile nel settore delle facciate continue che ha beneficiato della concretizzazione di commesse stipulate negli anni scorsi e dell’accentuazione di interventi di medio livello sul mercato interno, mentre il settore dei serramenti metallici ha potuto trarre profitto dalla spinta positive delle detrazioni del 55% che hanno compensato il rallentamento di immissione di liquidità sul mercato registrato nell’ultimo quadrimestre 2008.

Il 2009 sarà un anno difficile che –paradossalmente- si è aperto con un grande successo delle imprese e di Uncsaal: la conferma delle detrazioni del 55% per la sostituzione dei serramenti che giocherà un ruolo determinante per consentire alle aziende di qualità di traguardare la crisi. Sul fronte delle facciate continue e dell’involucro edilizio c’è la preoccupazione di un sistema che rischia di fermarsi, quello dei cantieri, in Italia e nel mondo che si coniuga con una pessima situazione di accesso al credito per le imprese italiane che sono protagoniste internazionali del mercato. L’augurio di Uncsaal è che le procedure burocratiche per usufruire delle detrazioni del 55% siano le più semplici possibili per i contribuenti e che, parallelamente, l’esecutivo dia vita a provvedimenti incisivi per restituire fiducia sul mercato e per sbloccare l’accesso al credito per le imprese e le famiglie. Riesce comunque difficile immaginare un 2009 esente da tratti recessivi considerando anche che le vicende del 55% hanno prodotto un sostanziale blocco del mercato che si protrarrà almeno sino ad aprile, con un mancato ricavo di centinaia di milioni di euro per le aziende del settore.



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