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28/09/2020

MUSTAD Il vantaggio di essere Made in Italy nell’era del post Covid

Produzione in Italia, filiera corta ed integrata e vasta disponibilità di prodotto finito a magazzino. Così l’azienda ha garantito la continuità delle consegne senza interruzioni, ai propri clienti Italiani ed Europei anche durante il lungo periodo del lockdown, nel pieno rispetto delle norme vigenti

Uno degli effetti economici della pandemia è che sono emerse alcune delle fragilità delle catene di fornitura particolarmente lunghe, che prevedono tempi di approvvigionamento e di programmazione di svariati mesi. 

Negli ultimi decenni la spinta ad abbattere i costi, senza necessariamente considerare il valore dei prodotti, ha fatto sì che certe produzioni si siano concentrate quasi esclusivamente in alcuni Paesi. Questo vale per i prodotti finiti, per i semilavorati e per le materie prime.

Quando la libera circolazione delle merci ha improvvisamente dovuto fare i conti con le restrizioni imposte dalle misure anti contagio, molte aziende del nostro Paese – come del resto in tutto il mondo occidentale – si sono trovate in grande difficoltà ad approvvigionarsi dei semilavorati e del prodotto finito nei tempi e nei quantitativi usuali.

Questo contesto, oggettivamente difficile da prevedere, ha invece premiato le imprese che hanno da sempre puntato con coerenza su un vero Made in Italy. Imprese come Mustad che, forte della propria scelta di concentrare la produzione nelle due unità in provincia di Torino e di collaborare esclusivamente con fornitori italiani ed europei, ha potuto garantire anche durante il lockdown, la disponibilità delle migliaia di articoli a catalogo ai propri clienti grossisti ed alle realtà distributive in Italia e in Europa.

Lo stesso è valso per le soluzioni speciali per applicazioni industriali, che nel tempo, l’hanno portata ad annoverare tra i propri clienti alcune delle più importanti industrie in settori strategici come quello dell’elettrodomestico, dell’illuminazione, dell’elettronica/elettrotecnica, della meccanica e dell’automotive per il quale vanta inoltre la certificazione IATF-16949:2016 e ISO 9001.

Una qualità 100% Made in Italy

Nella sua lunga storia, Mustad ha continuato ad evolvere la propria organizzazione, i propri processi produttivi e la propria gamma di prodotti per interpretare le esigenze tecniche dei clienti nel rispetto delle normative e dell’ambiente, guadagnandosi la reputazione di cui gode sul mercato. Lo scorso 10 novembre, in occasione della cerimonia di consegna del “67°Premio della Fedeltà al Lavoro e per il Progresso economico” organizzata dalla Camera di Commercio di Torino, il Direttore Generale, Dott. Marco Eriksson ha ritirato l’attestato di iscrizione al Registro Nazionale delle Imprese Storiche. Si tratta di un riconoscimento davvero prestigioso che viene riconosciuto esclusivamente alle aziende con oltre un secolo di attività e che possono vantare una riconosciuta capacità di inventare, innovare e contribuire allo sviluppo e alla storia economica del torinese.

Quello di Mustad è senza dubbio un esempio di “vero” Made in Italy. Infatti, tutta la produzione è concentrata nelle due unità di Balangero e Pinerolo e la filiera dei fornitori di materia prima e dei componenti è davvero corta perché si estende al massimo ad aziende Europee. In omaggio ad una filosofia aziendale che ha identificato nel miglioramento continuo uno dei propri valori fondanti, Mustad da sempre destina una parte dei propri proventi agli investimenti finalizzati all’innovazione dei processi produttivi e alla messa a punto di una gamma di viti sempre più ampia, costantemente adeguata nello sviluppo dei materiali e delle performance. Questo è il caso, ad esempio, del trattamento antifrizione Lubex® che, diminuendo l’attrito tra la vite e il materiale nel quale è avvitata, riduce in modo sensibile lo sforzo di avvitamento e l’usura degli utensili e delle macchine.

Risorse importanti sono state destinate anche al miglioramento dei servizi, che spazia dalla disponibilità a magazzino di migliaia di articoli, al collegamento telematico con i propri clienti fino a garantire la disponibilità di tecnici specializzati per consulenze presso i clienti per analizzare soluzioni a specifici problemi di assemblaggio, mettendo a punto viti speciali su misura; un servizio, quest’ultimo, che è reso possibile dal fatto che l’azienda controlla direttamente tutte le fasi della produzione, progettando e realizzando anche l’utensileria necessaria. Ma come è organizzato il ciclo produttivo?

Il ciclo Produttivo

Tutto ha inizio da un rotolo di filo di acciaio al carbonio di alta qualità, del quale si conoscono tutte le caratteristiche chimiche e meccaniche. L’acciaio viene trafilato e ricotto per affinarne il diametro e conferirgli la malleabilità necessaria per le operazioni di stampaggio a freddo.

Il filo quindi viene caricato su macchine stampatrici ad alta velocità che in sequenza ne tagliano degli spezzoni che, trattenuti da una matrice, vengono deformati per ottenere ciò che si chiama “ribattino” ovvero uno spezzone di filo avente già la testa e l’impronta della vite.

Nella fase di stampaggio della testa viene impresso su di essa il logo aziendale che ne garantisce il riconoscimento e la rintracciabilità anche dopo che è stata impiegata.

La fase successiva è quella della filettatura, per mezzo di macchine rullatrici in grado di realizzare per deformazione (e non per asportazione di truciolo) le complesse e variegate geometrie del filetto; infatti, per ogni materiale dove la vite dovrà essere avvitata, esiste un diverso profilo di filettatura adatto a quel materiale.

A questo punto la vite viene sottoposta al trattamento di carbonitrurazione. Si tratta di una tra le fasi più critiche dell’intera produzione perché è quella che conferisce le caratteristiche meccaniche (di durezza e tenacità) grazie alle quali la vite può essere utilizzata senza rischio di rottura.

La vite viene sottoposta ad una fase di riscaldamento in speciali forni ad atmosfera controllata con l’aggiunta di carburi e nitruri che aumentano la durezza e la tenacità del metallo. Alla fine del processo la vite viene fatta raffreddare repentinamente per conferirle le caratteristiche di durezza superficiale (necessaria per forare e filettare anche i materiali più duri) e di durezza a cuore, per garantire elevata elasticità alle sollecitazioni dell’avvitamento.

A questo punto la vite è pronta per essere sottoposta al trattamento di finitura che ha un duplice scopo, protettivo contro la ruggine ed estetico. E proprio per soddisfare le sempre maggiori esigenze in termine di resistenza alla ruggine, Mustad ha sviluppato trattamenti protettivi quali il Chromiting®, il Silverplus® ed il Neroplus® che garantiscono resistenze fino a 15 volte maggiori rispetto ai trattamenti standard, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Dopo la finitura, le viti vengono lubrificate con il trattamento Lubex®. Questo trattamento di specifica formulazione ed esecuzione Mustad garantisce all’utilizzatore di poter avvitare con uno sforzo fino al 50% inferiore rispetto ad una vite standard. Questo permette di avvitare con maggior facilità e minor consumo di energia, nonché ridurre il consumo degli utensili ed il rischio di rottura delle viti.

L’ultima fase è quella del confezionamento ed etichettatura. Le confezioni, realizzate in cartone a doppio kraft sono dotate di una apertura frontale a cassetto, richiudibile dopo il prelievo del prodotto.

L’etichetta, di colore diverso in base alle differenti famiglie di viti, riporta una immagine del prodotto contenuto dalla scatola e tutte le informazioni di impiego, necessarie all’utilizzatore finale.

Sull’etichetta viene stampato il numero di lotto che permette, anche a distanza di tempo, di rintracciare le documentazioni di processo e di collaudo di quello specifico lotto di produzione dalla prima all’ultima fase.

Le confezioni vengono successivamente alloggiate in un imballo più grande che ne facilita l’immagazzinamento ed il maneggio oltre a preservarne l’integrità durante la fase di trasporto.

Tecnologia delle viti certificata

Il marchio Mustad stampato sulla testa di tutte le viti è una “firma” a garanzia di qualità̀, affidabilità̀ e sicurezza. Tutti i lotti di produzione sono sottoposti al sistema di controllo SPC (Statistical Product Control). I numeri di lotto stampati sulle etichette consentono la totale rintracciabilità̀ di ogni fase produttiva.

Le numerose certificazioni ottenute dell’azienda sono la migliore testimonianza degli elevati standard qualitativi da essa assicurati:

Certificazione Lloyd’s come Produttore di viti ISO 9001: 2015 (n. LRC 10144819) IATF 16949: 2016 (n. 0336614) specifico Automotive.

Garanzia di Prodotto Europeo EIFI (n. E1013).

Riconoscimento AQP (Assicurazione Qualità̀ Prodotto) conferito dalle aziende del settore Automotive che la autorizza alla consegna diretta in linea produttiva senza ulteriori controlli di accettazione (Free-Pass).

Certificazione diretta del Sistema Qualità̀ da parte di primarie aziende di diversi settori: elettrodomestico, meccanica, costruzioni, serramenti, etc.

Marcatura CE relativa agli elementi di assemblaggio per la realizzazione di strutture portanti in legno, secondo la norma EN 14592:2009 (conferita dal CSTB Centre Scientifique du Bâtiment di Parigi).

DDP (Dichiarazione Di Prestazione) secondo regolamento europeo delle costruzioni 305/2011.

 

LE TAPPE DI UNA STORIA DI SUCCESSO

1912

La nascita

La famiglia Mustad acquista l’azienda a Pinerolo, in provincia di Torino, per produrre chiodi per i ferri da cavallo con processo di forgia a caldo. L’azienda prende il nome di “O. Mustad & Figlio”.

 

1924

La prima grande evoluzione

Il processo di produzione di chiodi da cavallo si trasforma da forgiatura a stampaggio a freddo.

 

1928

Le prime viti da legno

La produzione dei chiodi viene affiancata da una gamma di viti per il legno. Si tratta di viti in ferro con taglio cacciavite.

 

1933

Ampliamento a Balangero

La capacità produttiva non è più sufficiente per rispondere alle esigenze del mercato. Viene acquistato un altro stabilimento a Balangero, sempre in provincia di Torino, la “Viterie e Trafilerie Riunite”.

 

1944

La Guerra, distruzione e ricostruzione

Durante la seconda Guerra mondiale, lo stabilimento di Balangero fu dato alle fiamme e completamente distrutto. Venne ricostruito nel 1947.

 

1952

Le prime viti autofilettanti

La produzione di viti autofilettanti per materiali metallici affianca quella già affermata di viti da legno.

 

1967

Il primo forno di carbonitrurazione

Le viti autofilettanti di nuova generazione necessitavano di un processo produttivo decisamente più complesso. Ai reparti di stampaggio venne affiancato il primo forno per il trattamento termico di carbonitrurazione.

 

1976

Termina la produzione dei chiodi da cavallo

 

1977

Le prime rullatrici

I torni, finora usati per la filettatura delle viti, vennero sostituiti dalle più performanti rullatrici, macchine in grado di realizzare filettature senza asportazione di truciolo sfruttando la tecnologia dello stampaggio a freddo.
L’impiego di queste macchine, precise e veloci, permise di sviluppare le prime viti speciali che l’industria cominciava a richiedere.

 

Gli anni 80:

Il grande sviluppo industriale

In questi anni grandi investimenti furono sostenuti per adattare il processo produttivo e la gamma prodotti alle esigenze dei grandi utilizzatori industriali. Le viti per legno vengono sostituite dalle più performanti viti per pannelli truciolari, che beneficiavano di trattamento termico e che possono essere avvitate con avvitatori elettrici. Il taglio a cacciavite viene sostituito dall’impronta a croce Phillips e Pozidrive.

 

1990

Il trattamento di lubrificazione Lubex®

In questi anni viene sviluppato e applicato su scala industriale il trattamento di lubrificazione Lubex® che, applicato su viti per legno e per metallo, permette di ridurre le coppie di avvitamento abbassando il coefficiente di attrito della vite.

 

1996

Conseguimento della certificazione ISO 9000

 

1997

Termina la produzione delle viti per legno

 

2000

Una firma su ogni vite

Tutte le viti vengono “firmate” sulla testa con lo stampaggio del logo aziendale, a garanzia di qualità e provenienza del prodotto anche dopo il suo utilizzo.

 

2003

Conseguimento della certificazione ISO/TS 16949 specifica per il settore Automotive

 

2012

Conseguimento della marcatura CE sulla gamma di viti per costruzioni in legno

 

2017

Trattamenti di finitura ecologici e ad alte prestazioni

Completata l’evoluzione tecnica dei trattamenti di finitura per garantire resistenze alla corrosione sempre maggiori ed il rispetto delle norme ambientali in continuo aggiornamento.

 

2018

Conseguimento della certificazione IATF 16949 specifica per il settore Automotive

 

2020

 Online il nuovo sito Internet www.mustad.it

 

 



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