EFFETTUA UNA RICERCA


 
 

07/04/2020

Riapertura delle Attività economiche a fronte dell'emergenza Coronavirus.

• alla luce di quanto sino ad ora deliberato dalle Istituzioni;

• convinta che la massima tutela della salute dei lavoratori debba essere perseguita e ricercata;

• considerate le azioni poste in essere dal Sistema Sanitario Nazionale e dal Personale Medico tutto, da tempo in prima linea negli Ospedali del Paese;

• valutati gli impatti sul sistema economico, produttivo e della distribuzione, di cui sono parte integrante i suoi Associati e non solo;

ritiene doveroso insistere sul Governo, affinché vengano prese al più presto possibile alcune decisioni chiave, in assenza delle quali gli impatti sul sistema economico generale saranno catastrofici e diverrebbero irrecuperabili, con implicazioni profonde anche sulla stabilità sociale del Paese.

Qui di seguito le nostre proposte:

1. riapertura tassativa, il 14 di aprile, per tutte quelle Attività economiche che erano rimaste operative ai sensi del D.P.C.M. 11 marzo, con particolare attenzione, solo qualora si decidesse di procedere diversamente, con riaperture parziali e settoriali (modalità non auspicata da ASSOFERMET), per tutte quelle Attività legate alla Filiera della Siderurgia, della Metallurgia non ferrosa, della Fabbricazione di Componenti o Parti in Acciaio o Metalli Non Ferrosi, della Commercializzazione/Distribuzione e Trasformazione di Acciai, Metalli e Ferramenta all’Ingrosso, incluse le Attività di Raccolta e Recupero di Rottami Metallici (già rimaste non sospese), per tutte le quali l’attenzione dell’Associazione è naturalmente massima. Si ribadisce, in ogni caso, l’importanza di addivenire ad una riapertura di tutte le Attività, proprio per poter consentire il funzionamento completo dei complessi meccanismi di Filiera esistenti. Il tessuto economico produttivo, almeno per le Imprese in grado di operare in linea con i più stringenti Protocolli di Sicurezza indispensabili a garantire la salute dei lavoratori, deve essere, infatti, riattivato immediatamente, affinché possa ritornare ad esserenuovamente un elemento chiave di supporto alla Fiscalità generale, che dovrà invece farsi carico dei settori per i quali la riattivazione richiederà tempi più lunghi;

2. l’autorizzazione alla riapertura, dovrà essere strettamente condizionata al rispetto dei Protocolli Sanitari previsti dai D.P.C.M. e dalle Ordinanze emanate a livello nazionale e regionale e loro aggiornamenti in itinere. Tutte le Aziende e le loro maestranze sono perfettamente consapevoli che questa sarà un’inderogabile “conditio sine qua non”, facendo quindi tutto il possibile per implementare e attivare al massimo i concetti di “distanziamento sociale” che sono stati e saranno importanti per continuare a mantenere sotto controllo la situazione a livello sanitario e sociale. Per favorire questi risultati, si dovrà incentivare ovunque possibile lo “Smart Working/tele lavoro”, modalità lavorative entrate pervasivamente e, a tempo di record, nelle nostre procedure operative quotidiane;

3. chiediamo, non da ultimo, a gran voce, che vengano implementate in modo rapidissimo, Linee di Credito Garantite dallo Stato a Tassi Agevolati e Finanziamenti a Fondo Perduto per investimenti e consumi. Ciò permetterebbe da un lato, di risolvere i problemi di liquidità temporanea di intere e complesse Filiere economiche, in cui tutti i soggetti devono essere presidiati e presi in considerazione e, dall'altro, di attivare quegli strumenti di finanziamento per gli investimenti che tutto il sistema dovrà sostenere alla ripartenza, senza i quali difficilmente riusciremo a risollevarci dopo un periodo di crisi come l’attuale, che “speriamo” di lasciarci alle spalle il prima possibile, per il bene di tutti noi.

4. Si raccomanda, altresì, al Governo, che i provvedimenti di cui sopra vengano studiati e concepiti in modo tale da potere essere resi immediatamente fruibili dagli aventi diritto, sgravando gli stessi dai noti vincoli burocratici, con inutili appesantimenti operativi che malissimo si adatterebbero, risultando del tutto inadeguati, ad una situazione di estrema emergenza come l’attuale.



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