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12/09/2019

ANNUNCIATI I 14 FINALISTI DEL BIGMAT INTERNATIONAL ARCHITECTURE AWARD ’19.

La giuria internazionale ha decretato i 14 progetti finalisti della 4a edizione del Premio Internazionale di Architettura promosso dal Gruppo BigMat.

Si è svolta lo scorso 12 luglio a Madrid, nella cornice della ETSAM - Universidad Politécnica di Madrid, la selezione dei progetti che si sono guadagnati l’ingresso alla fase finale del BigMat International Architecture Award 2019.

I cinque giurati, guidati dal presidente Jesús Aparicio – dottore architetto e cattedratico dell’Università Politecnica di Madrid – hanno valutato gli oltre 600 progetti candidati provenienti da Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna (i 7 Paesi dove è presente il marchio BigMat) e da una rosa delle 83 opere più meritevoli hanno selezionato i 14 progetti finalisti, tra i quali il 22 novembre a Bordeaux, in Francia, verrà svelato il Gran Premio Internazionale di Architettura BigMat ’19 (valore 30.000 euro). Insieme al vincitore internazionale verranno inoltre assegnati i 6 vincitori dei Premi Nazionali BigMat ’19 (ciascuno del valore di 5.000 euro), i 7 Premi Finalisti ai secondi classificati di ogni Paese (valore 1.500 euro ciascuno) e la Menzione Speciale Giovani Architetti (valore 1.500 euro) a un architetto under 40.

I finalisti – resi noti sul sito www.architectureaward.bigmat.com/it – sono lo specchio di un’architettura europea creativa e di altissima qualità, che l’iniziativa biennale del BigMat International Architecture Award ’19 promuove con grande impegno da quattro edizioni per incentivare e sostenere l’eccellenza e la cultura architettonica contemporanea nell’ottica dello sviluppo e del miglioramento costante della società e dell’ambiente.

«Abbiamo prestato particolare attenzione ai contesti, ai tratti puliti e innovativi delle costruzioni così come alle sperimentazioni di nuovi usi e nuovi campi architettonici» spiega il presidente di giuria Jesús Aparicio.


Efficienza energetica, edilizia sostenibile, comfort e abitabilità sono state ancora una volta le parole chiave del Premio e «nel giudizio delle opere proposte hanno avuto uguale peso sia le implicazioni qualitative e formali sia quelle civili e sociali – aggiunge l’architetto e professore Paolo Zermani, giurato italiano del BigMat International Architecture Award 2019 –. La qualità dell’inserimento paesaggistico o urbano ma anche l’uso congruo dei materiali e delle tecniche costruttive rispetto ai luoghi sono stati sempre rapportati al significato e alle ricadute socio ambientali dei progetti sul territorio».

Tra i Paesi BigMat l’Italia ha confermato i segnali positivi delle passate edizioni sia con l’altissima partecipazione (oltre 200 candidati che fanno classificare l’Italia al primo posto per numero di progetti) sia con la qualità delle opere, come rileva anche Zermani sottolineando però la difficoltà del fare architettura nel nostro Paese: «Portare a termine una “buona architettura” in Italia è oggi molto più complesso e difficile che farlo in Spagna, in Portogallo o in Francia ma il panorama italiano attuale è stato qui ben rappresentato da due principali linee di ricerca emerse tra i progetti finalisti: da una parte gli interventi di restauro o di trasformazione dell’esistente e dall’altra la presenza di piccoli, ma sapienti, progetti di inserimento nel tessuto storico e paesaggistico».
 
I vincitori saranno svelati nella cerimonia in programma il 22 novembre nel Palais de la Bourse a Bordeaux, in Francia.

 

I 14 PROGETTI FINALISTI PER NAZIONE:

Italia
  • Amanzio Farris Architetto, Belvedere per una persona Roma (2015)
  • Ipostudio architetti, Museo degli Innocenti Firenze (2016)
Belgio
  • Wim Goes Architectuur, Refugee II: Temporary House, Nevele (2015)
  • Binario architectes, VISITOR CENTRE Abbey site of Villers-la-Ville, Villers-la-Ville (2016)
Francia
  • SEPTEMBRE, BELLEVILLE, Parigi (2016)
  • Éric Lapierre Experience, The Chris Marker Student Residence, Parigi (2018)
Portogallo
  • Souto Moura Arquitectos, Power Plant for the “FOZ TUA” dam, Foz do Tua (2018)
  • Diogo Aguiar Studio, Pavilion House, Guimarães (2018)
Repubblica Ceca
  • Petr Stolín ARCHITEKT, Kindergarten Nová Ruda, Liberec (2018)
  • ARCHITEKT Ondřej Tuček, BMX starting ramp, Bohnice, Praga (2018)
 Slovacchia
  • JRKVC, AnuAzu, Vojka nad Dunajom (2018)
  • Gutgut, Adaptation of the former factory Mlynica, Bratislava (2017)
 Spagna
  • RAW/deAbajoGarcia, IMPLUVIUM - Community Center in Reinosa, Reinosa (2017)
  • MGM Morales de Giles Arquitectos, Renovation and extension of Ramos Carrión Theatre, Zamora (2016)
LA GIURIA
  • Paolo Zermani (Italia), professore di composizione architettonica presso la facoltà di architettura dell’Università di Firenze dal 1990 e dal 2015 insegna progettazione presso l’Accademia di architettura di Mendrisio;
  • Stéphane Beel (Belgio), architetto e fondatore di Stéphane Beel Architects, ed ex professore presso le Università di Gand e di Lovanio;
  • Philippe Prost (Francia), architetto, urbanista e fondatore dell’omonimo studio di architettura, nonché professore e presidente della Scuola nazionale superiore di architettura di Paris Belleville e vincitore del Premio Nazionale francese BMIAA’15;
  • Petr Pelčák (Repubblica Ceca e Slovacchia), architetto e cattedratico presso la Facoltà di architettura di Brno dal 2003 al 2016;
  • Fuensanta Nieto (Portogallo e Spagna), architetto e cattedratica presso l’Università Europea di Madrid (UEM).

 



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