Internet troppo lento? Colpa della legge Pisanu, che verrà prorogata di un altro anno e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2009. Una normativa per alcuni troppo rigida e “severa” che aiuta a contrastare il crimine on line, ma “ostacola” e rende difficoltoso lo sviluppo delle reti WiFi nei pubblici esercizi.
Il decreto Pisano contro il terrorismo è stato accusato da alcuni di essere uno dei motivi fondamentali per cui in Italia è così raro potersi collegare a internet da un bar, un pub, o un ristorante.
Infatti, chi offre accesso ad internet in un pubblico esercizio o in un circolo privato è tenuto a registrarsi presso la Questura e deve inoltre tenere un registro dei dati della propria rete e custodire i dati sul traffico che hanno fatto su internet, il cosiddetto “log”, che deve essere consultabile all’occorrenza, anche dalle forze dell’ordine.
Tuttavia, la Polizia postale sottolinea i vantaggi della Pisanu per le indagini, soprattutto per i reati connessi alla pedofilia. L’altra faccia della medaglia è che quelle misure, molto più severe rispetto a quelle in vigore in altre Paesi, scoraggiano pubblici esercizi e privati dal creare una rete WiFi libera e gratuita.
È un fatto che l’Italia sia sprofondata nel fondo della classifica per numero di accessi WiFi, tuttavia nell’ultimo periodo l’Italia ha recuperato posizioni e ora è decima in classifica, con 4,806 accessi WiFi.
Intervista a Walter Cortiana, Responsabile Commerciale dell’azienda
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