“Gli eventuali dazi per limitare le importazioni dell’acciaio in Europa -afferma Fabrizio Di Gianni dello Studio Van Bael & Bellis, legale e portavoce del Consorzio-, porterebbero ad una ulteriore riduzione dell’offerta sul mercato, con forti distorsioni per la concorrenza e con una grave perdita di competitività dell’intera filiera europea. Col rischio di favorire inoltre il decentramento produttivo a vantaggio di altri paesi nei quali non esistono barriere protezionistiche nei confronti dei coils, mettendo così a repentaglio il posto di lavoro di decine di migliaia di addetti impiegati nell’industria manifatturiera del settore”.
Il Consorzio, che si è riunito presso la sede di Assofermet a Milano, sta già agendo in sede UE e nelle altre sedi competenti, dove quanto prima presenterà le sue proposte per scongiurare le conseguenze negative all’adozione di misure restrittive sulle importazioni di acciaio.
L’Artistico: «il buon funzionamento di un camino o di una stufa
dipendono al 50% dalla corretta installazione e manutenzione».
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