Il prossimo 7 maggio si svolgeranno le elezioni del presidente di Assofermet Ferramenta. La scorsa settimana l'attuale presidente, Michele Tacchini, ha tenuto una conferenza stampa per riepilogare l'attività svolta nell'ultimo triennio e descrivere le sfide che l'associazione dovrà affrontare nel prossimo futuro. Durante l'incontro, si è subito sottolineata la centralità dei negozi tradizionali nel nostro Paese. Secondo una recente stima di Assofermet, infatti, in Italia ci sono circa 10mila ferramenta e, complessivamente, 38mila negozi che vendono articoli di ferramenta. In totale, questi 38mila esercizi commerciali hanno un fatturato di circa 7 miliardi di euro. D'altro canto, la GDS è presente in Italia con circa 700 punti vendita, per un fatturato globale di 3,5 miliardi di euro. Quindi, il dettaglio tradizionale pesa ancora per il 65% del fatturato complessivo, di contro al 35% della GDS. Per quel che concerne la congiuntura economica, il peggio sembra essere passato: nel primo trimestre del 2015, infatti, i grossisti associati ad Assofermet hanno ottenuto risultati positivi; in qualche caso, la crescita del fatturato è stata addirittura superiore al 10% .
Dopo queste premesse, è stata sottolineata la volontà di Assofermet di continuare a tutelare il canale lungo e la distribuzione tradizionale, che nel nostro Paese, che ha caratteristiche diverse da Stati come la Francia e la Germania, è molto forte. L'associazione sta anche lavorando, e continuerà a farlo, per trasmettere la cultura della “concorrenza leale” tra tutti gli attori della filiera. Nella legislatura che si sta concludendo, Assofermet è stata protagonista di molti incontri con associazioni europeee, in modo da fare sistema con essere e risolvere problemi comuni. A partire dalla prossima legislatura, l'associazione si impegnerà anche a sensibilizzare sul tema della sostenibilità.
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