Annovi Reverberi – Autopromotec, un binomio di successo. Anche l'edizione della fiera bolognese che si è recentemente conclusa ha visto la partecipazione dell'azienda modenese, che da sempre ricopre un ruolo di primo piano in questa manifestazione.
Per lo storico brand emiliano, Autopromotec ha rappresentato l'occasione per consolidarsi e conoscere nuovi potenziali clienti. Essendo una fiera dedicata ai settori dell'automotive, dell'after market e del car wash, nella sezione idropulitrici ha troneggiato il marchio Michelin (di cui Annovi Reverberi detiene la licenza da tre anni) a fianco del marchio di casa AR Blue Clean.
La gamma dell'azienda francese è studiata apposta per il settore dell'automotive: si tratta di macchine perfomanti e solide, che possono essere usate senza problemi in officina, nelle stazioni di lavaggio e nei centri di riparazione delle auto. “I prodotti Michelin”, aggiunge Maria Benassi, marketing manager di Annovi Reverberi, “sono percepiti subito come sinonimo di qualità dai nostri clienti. Una sommatoria di plus costruttivi e di visibilità del marchio aiutano i nostri prodotti a posizionarsi sui migliori livelli in termini di prestazioni e riconoscibilità”.
Durante la manifestazione bolognese i riflettori sono stati puntati anche sul settore del car wash, con i più importanti costruttori che hanno esposto i propri tunnel, piste e stazioni di lavaggio con gli ultimi ritrovati in termini di materiali, tecnologia e innovazione hi-tech. Date tali premesse, Annovi Reverberi ha avuto l'occasione di svolgere proficui incontri di business per la divisione pompe a pistoni. L'azienda modenese è infatti specializzata anche nella costruzione di pompe ad alta pressione per il lavaggio industriale e per applicazioni specialistiche dedicate al mondo dell'edilizia e dell'industria; si tratta delle stesse pompe che sono montate sulle idropulitrici, logica coronazione della filiera produttiva.
“È sempre importante per una realtà come Annovi Reverberi, che per l'85% del fatturato esporta in più di cento Paesi europei, avere la possibilità di presentare i propri prodotti in una fiera di questa levatura”, conclude Maria Benassi. “A tutt'oggi, le fiere restano il miglior momento d'incontro per poter far business e consolidare i rapporti già esistenti. Sono una vetrina sul mondo per capire l'andamento del mercato, conoscere nuove realtà e internazionalizzarsi sempre più in una realtà che corre veloce e che sempre più si apre a Paesi nuovi e a nuove tecnologie, figlie di scambi culturali e di commistioni etniche”.
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