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15/12/2011

MONTI: EDIFICI IN LEGNO, SEMPRE PIÙ IN ALTO

Con la pubblicazione del Decreto Monti non sarà più necessaria l'istruttoria per gli edifici a struttura di legno superiore ai quattro piani

Grazie all’inserimento nel Decreto “Monti” della proposta di emendamento legata all’articolo 52 non sarà infatti più necessaria l’istruttoria prevista per gli edifici a struttura di legno superiori ai quattro piani.

Le numerose e straordinarie proprietà della materia prima, unitamente agli sviluppi tecnologici che negli ultimi decenni hanno consentito la trasformazione del legno in prodotti derivati sempre più performanti ed idonei all’impiego in opere d’ingegneria anche di notevole importanza strutturale, hanno fatto del legno uno dei primari materiali da costruzione. Maturata, quindi, la consapevolezza delle possibilità costruttive offerte non solo nel piano, ma nelle tre dimensioni, era naturale volgere lo sguardo verso l’alto. Un interesse sempre maggiore, sia all'interno della sfera privata che pubblica, si è rivolto verso gli edifici in legno a più piani, superando il pregiudizio sull’impiego del legno in elevazione, valorizzandone i tempi di costruzione estremamente brevi, le prestazioni rispetto a sisma, fuoco, isolamento termico e acustico, ma soprattutto esaltando le caratteristiche di sostenibilità del materiale.

A tale impulso si contrapponeva “il freno” rappresentato dal DPR 380 del 2001, introdotto a suo tempo come Testo Unico in Materia Edilizia. In questo frangente risulta palese il riferimento all’art. 52 “Tipo di strutture e Norme Tecniche”, che, nella sua formulazione originale, prevedeva per realizzare un edificio con sistema costruttivo di legno di più di quattro piani (entro e fuori terra), la richiesta di parere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sull’idoneità del progetto, riprendendo esattamente quelle che erano le prescrizioni contenute nell'art. 1 della Legge 2 febbraio 1974, n. 64 (ossia disposizioni tecnico –scientifiche risalenti a 40 anni fa). L’appesantimento dovuto a tale iter di approvazione risultava essere sicuramente un disincentivo per la committenza.

Con l’inserimento all’interno del Decreto “Monti” della proposta di emendamento legata all’articolo 52 si ha finalmente quell’armonizzazione normativa tanto auspicata dal settore con le disposizione del DM 14.01.08 (Norme Tecniche delle Costruzioni 2008), rendendo non più necessaria la pesante istruttoria descritta sopra.



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