Cala il numero di imballaggi in legno circolante in Italia nel 2008, cala la quantità di rifiuti in legno avviati al recupero, ma cresce la qualità dei rifiuti raccolti e si mantiene stabile e capillare la diffusione del sistema coordinato da Rilegno, il Consorzio Nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio di legno (pallet, cassette per l’ortofrutta, imballaggi industriali).
Un milione e 680.341 tonnellate di rifiuti legnosi complessivi sono state recuperate in gestione diretta dal Consorzio nel 2008 (-7% rispetto al 2007). Di questi, il 55% sono rifiuti di imballaggio (pallet, cassette ortofrutticole, imballaggi industriali), per un totale di 919.622 tonnellate (-4% rispetto al 2007).
Questo è un dato che non deve stupire, perchè rispecchia quello della produzione - se si osservano le quantità. È un calo che corre parallelo a quello degli imballaggi in legno immessi al consumo sul territorio nazionale nel 2008, che si attesta su 2.720.000 tonnellate (-5% rispetto al 2007), conseguenza di una battuta d’arresto generale in Italia. Resta comunque soddisfacente la percentuale di imballaggi in legno avviati al recupero rispetto al totale dell’immesso al consumo, pari al 56% (che corrisponde a 1.519.637 tonnellate, recuperate complessivamente sia da Rilegno sia da soggetti terzi): il dato supera infatti abbondantemente gli obiettivi previsti dal Testo Unico Ambientale (fissati al 35%).
Nel dettaglio, il valore complessivo di rifiuti da imballaggio recuperati è dato da 1.133.622 tonnellate avviate al riciclo meccanico a materia prima, 294.000 tonnellate proveniente dalla rigenerazione di pallet riparati, 2.000 tonnellate avvia- te al compostaggio e 90.000 avviate al recupero energetico.
Le ragioni alla base della diminuzione di rifiuti in legno avviati a recupero sono riconducibili principalmente alla crisi economica che proprio nel 2008 si è resa evidente, causando una brusca diminuzione del lavoro del settore produttivo. Ciò nonostante, l’impiego dei rifiuti di legno come base per la produzione del pannello truciolare è stato costante anche lo scorso anno. Ma il calo drastico delle vendite dei pannellifici ha ridotto la capacità di ritiro da parte dell’industria del riciclo della “materia prima seconda”. Prevedibile conseguenza: il valore del rifiuto in legno è sceso quasi allo zero, con ricavi nettamente in calo per Rilegno. In questa situazione, lo sforzo consortile ha puntato a garantire l’efficacia del sistema, assicurando il ritiro del materiale dalle piattaforme, facendosi carico dei costi di trasporto dei rifiuti in legno da tutta Italia verso le industrie del riciclo.
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