DeWalt Industrial Tools, azienda specializzata nella produzione di elettroutensili professionali, è stata dichiarata il migliore stabilimento nel contrasto al Coronavirus del gruppo Stanley Black & Decker e rappresenta un modello per molte altre aziende. Un modello che ha funzionato perché tutto si è mosso in largo anticipo: dall’inizio di gennaio nella fabbrica di Corciano, Perugia, si è immaginato lo scenario peggiore, l’arrivo del virus dalla Cina, impiegando gli strumenti della metodologia “lean thinking” già utilizzati per il problem solving aziendale e per la flessibilità operativa.
Nello stabilimento umbro, che conta 220 dipendenti, si sono quindi attivate subito alcune misure come l’installazione dei dispenser con fotocellula per consentire al personale di disinfettarsi all’entrata e all’uscita dal posto di lavoro. All’inizio di febbraio, la fabbrica era già equipaggiata con soluzioni per far sentire i dipendenti “al sicuro” con sistemi di misurazione della temperatura, pannelli parafiato nelle zone comuni e nelle aree relax, atomizzatori di liquidi per sanificare lo stabilimento, dispenser di liquidi per sanificare mani e occhiali, mascherine, guanti e visiere. Tutti questi dispositivi si trovavano, in quel periodo, ancora facilmente in commercio. Sono poi stati distribuiti ai dipendenti un manuale con i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le stesse informazioni erano trasmesse h24 su tutti gli schermi dello stabilimento. Si è deciso di mettere a disposizione dei dipendenti il numero di telefono del medico aziendale per avere informazioni sul Coronavirus e consigli sui comportamenti da tenere durante l’attività lavorativa. Inoltre, è stato subito incentivato lo smartworking inizialmente per il 15% dei dipendenti con l’obiettivo di arrivare al 30%. Infine, sono state avviate una serie di disposizioni organizzative come la regolamentazione degli ingressi per evitare gli assembramenti, la chiusura della mensa al personale esterno oltre a limitare i contatti fisici tra i tavoli e abolire il self-service.
“La Task-force anti-contagio è nata il 12 Gennaio. Da subito abbiamo installato in azienda i dispositivi di protezione, avviato lo smart working, e il riassetto dei turni di lavoro e del layout delle linee produttive” afferma Cesare Ceraso, Amministratore Delegato di DeWalt Industrial Tools e aggiunge: “La fase due per noi è già alle spalle, ci stiamo già occupando di quella che noi chiamiamo il new better - la fase tre, vogliamo capitalizzare quest'esperienza. L’obiettivo è mantenere, anzi potenziare, l'agilità manageriale e operativa, ridurre la burocrazia e avere un'organizzazione più fluida. Questa crisi ci ha spinto a essere ancora più un'impresa sociale, ci ha spinti ancora di più a guardare all'ecologia e a mettere al centro del nostro sistema produttivo le nostre persone”.
“Siamo orgogliosi di come la DeWalt Industrial Tools ha affrontato questa emergenza. Il nostro stabilimento non solo è una delle poche aziende che ancora produce in Italia, ma è anche riuscita a creare una task force anti contagio era già al lavoro, prima di tutti gli altri, per garantire, ai propri lavoratori, elevati standard di sicurezza.” afferma Alberto Casati Vice President - GM SEMEA Southern Europe – Middle East – Turkey - Africa Stanley Black & Decker, Inc e aggiunge: “Queste misure rappresentano un modello di eccellenza per molte aziende e per gli altri siti del gruppo Stanley Black & Decker.”
Le misure messe in atto per contrastare il contagio da Coronavirus nello stabilimento della DeWalt Industrial Tools hanno avuto una grande attenzione mediatica e rilevanza a livello nazionale.
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