EFFETTUA UNA RICERCA


 
 

12/05/2020

Covid-19 La Fase II delle aziende delle ferramenta La parola a GYS ITALIA

Intervista a Massimo Corò, amministratore delegato Gys Italia

Massimo Corò, amministratore delegato Gys Italia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come avete gestito l'emergenza Coronavirus e la Fase II?

GYS ha uno stabilimento di produzione in Cina che è stato colpito dai fatti che tutti ben conosciamo dal 25 gennaio al 15 marzo 2020 e che oggi ha ripreso al 100% la sua attività, mantenendo alta l’attenzione all’applicazione delle disposizioni di sicurezza. Forte di questa esperienza, il Gruppo ha attivato nelle proprie filiali con grande anticipo anche rispetto alle istituzioni nazionali una serie di misure a protezione dei team e dei clienti in visita. Già dal 10 febbraio nelle nostre sedi abbiamo attivato un protocollo interno di igiene e comportamento che ci ha permesso di ridurre i rischi, sensibilizzando il personale sull’attenzione da avere nei trasferimenti per raggiungere l’ufficio, all’interno dell’ufficio stesso e nei contatti con altre persone anche all’esterno dell’azienda. Con l’avanzare del problema in Italia, abbiamo fin dal 15 febbraio dato la possibilità ai dipendenti interessati di lavorare in smart working e abbiamo sospeso le visite presso clienti e fornitori. Dal 9 marzo abbiamo disposto come obbligatorio per tutti lo smart working.

Lo scorso 6 maggio abbiamo ripreso l’attività nei nostri uffici a Marghera attuando tutte le misure richieste per legge e oltre per proteggere i nostri collaboratori: prima della riapertura abbiamo provveduto alla sanificazione degli uffici e degli impianti di climatizzazione e guanti, mascherine, visiere, gel e disinfettanti sono a disposizione dei nostri dipendenti anche per utilizzo fuori ufficio.

La nostra casa madre, situata nel nord ovest della Francia è rimasta operativa per tutto gennaio e febbraio e solamente nell’ultima settimana di marzo, pur mantenendo tutti i servizi, ad eccezione della produzione, ha limitato le presenze in ogni reparto a quelle necessarie. Oggi in GYS Francia molti hanno ripreso l’attività dopo alcune settimane di smart working. Per far fronte alla ripartenza delle richieste di fornitura, lo stabilimento ha riaperto per gradi e in sicurezza dal 27 aprile in modo da ricostituire le scorte. Escludendo i servizi commerciali, la ripresa della produzione dovrebbe avvenire entro due settimane. L’R&D, invece, è rimasta sempre attiva al 100%, visti i numerosi progetti sui quali il Gruppo sta investendo.

Cosa avete fatto per mantenere e consolidare la relazione con i clienti?

Da quando abbiamo avviato lo smart working stiamo lavorando su diversi progetti tecnici, di marketing e comunicazione per gestire al meglio la ripresa. Le 7 persone del team GYS Italia hanno organizzato con la Francia un Cloud e lanciato la traduzione in Italiano di documenti, schede tecniche, manuali, ERP, e del nostro sito web... Un' attività che in tempi normali avrebbe comportato un lavoro di circa 2 anni, è stata portata a termine in 3,5 mesi! Abbiamo sfruttato questo periodo di rallentamento delle normali attività per approfondire le informazioni tecniche su prodotti specifici e sulle diverse gamme di articoli, preparare documentazioni, proposte commerciali e progetti a supporto della forza vendita e dei clienti in modo da consolidare l’attività fin qui svolta e garantire un ulteriore sviluppo delle vendite per il futuro. La nostra squadra è impegnata a mantenere il rapporto di fiducia, collaborazione e amicizia instaurato restando in contatto con partner e clienti per avere loro notizie e verificare come eventualmente essere loro d’aiuto.

Quale quadro economico vi aspettate dopo la crisi sanitaria?

Questa situazione non sarà indolore per nessuno e tutti, nessuno escluso, vedranno le proprie aziende seriamente toccate sul piano finanziario. Per il mercato, le aziende e le famiglie la ripartenza non sarà facile anche per le tempistiche, le misure e le modalità degli interventi a supporto, lenti, insufficienti e non sempre chiari, definiti dalle istituzioni. Dalla crisi del 2008 GYS ha imparato la necessità di costruire una solida posizione di liquidità per prima superare la crisi e successivamente essere anche in grado di fare delle acquisizioni. Chi, nonostante il calo delle entrate, ha i mezzi per sostenere i costi fissi, proteggere il suo capitale umano e continuare a fare ricerca, è 18 mesi avanti rispetto ai suoi concorrenti in termini di ciclo di innovazione. GYS che aveva cominciato l'anno con un trimestre record con +15% di crescita, spera, vista l'esperienza cinese, di tornare a fine anno ai normali valori di vendita. Il secondo trimestre sarà senza dubbio -50%, il terzo a -25% e l'ultimo a zero... Matematicamente sarà senza dubbio un anno al -20%. A seguito di quanto accaduto, GYS ha dovuto rimandare l'ampliamento di 12.000 mq della fabbrica di Saint-Berthevin-Francia. Questa unità di produzione di 40.000 mq dovrebbe essere finalmente operativa in autunno. Infine, è stata rinviata al 2023 la creazione di una filiale negli Stati Uniti.

GYS Italia ha dovuto rimandare di alcuni mesi l’acquisizione del terreno già individuato di 6000 mq. e lo sviluppo del progetto del fabbricato di cui è prevista la costruzione nel 2021. Da Luglio continuerà invece l’ampliamento della forza vendite, del parco di mezzi dimostrativi e, perché no, l’interesse del Gruppo su possibili acquisizioni in Italia.

 

 



ALTRI ARTICOLI E NEWS CHE POTREBBERO PIACERTI


01/02/2021

Fervi S.p.A.: il fatturato cresce del 58% in cinque anni.

Assunzioni anche in piena pandemia e oltre 3mila referenze in più a catalogo. Questi alcuni dei temi della Unconventional FERVI 2021.

LEGGI L'ARTICOLO

01/02/2017

BULLOCK®, restyling di prodotto

Il marchio leader europeo nei dispositivi meccanici per la protezione dal furto d’auto, propone una gamma di prodotto interamente rinnovata per un completo rilancio di linea che continua a rappresentare il valore aggiunto della sicurezza meccanica

LEGGI L'ARTICOLO

01/12/2009

TERZO TRIMESTRE 2009: MENO 47,5 PER CENTO PER LE TECNOLOGIE PER IL LEGNO

Le macchine per la lavorazione del legno e dei suoi derivati non sfuggono, purtroppo, al drastico calo registrato da tutti i settori

LEGGI L'ARTICOLO

29/01/2010

L’INDICE DEGLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI ANCORA NEGATIVO

Giancarlo Losma, presidente UCIMU: “chiediamo proroga della Tremonti-Ter a tutto il 2010 e attuazione del sistema di incentivi alla rottamazione dei macchinari obsoleti, come annunciato dalle autorità di governo nei primi giorni dell’anno”

Alfredo Mariotti, direttore della associazione: “sostegno alle holding settoriali legate direttamente al fondo stanziato dall’Esecutivo. Inadatto l’assetto che prevede l’appoggio del fondo
a fondi di private equity”

LEGGI L'ARTICOLO