Una metropoli a misura d’ambiente, più ecologica e meno dannosa anche per l'uomo. Si terrà venerdì 23 gennaio alle ore 18.00 presso l’Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele il convegno “Edifici generosi per città generose”, organizzato da Federlegno-Arredo in occasione di MADE expo, la manifestazione fieristica dedicata all’architettura e all’edilizia in programma dal 4 al 7 febbraio 2009 presso il polo fieristico di Milano-Rho. Federlegno-Arredo rende omaggio a MADE expo uscendo dal perimetro espositivo, per coinvolgere maggiormente la città sui temi che saranno poi ampiamente trattati durante i giorni di manifestazione.
Stefano Boeri, Direttore di Abitare e Docente di Progettazione Urbanistica del Politecnico di Milano e Alessandro Balducci, Professore di Politiche Urbane e Territoriali del Politecnico di Milano saranno i protagonisti di un confronto incentrato sul termine “generoso”, che sta a significare quegli edifici e quelle città che non assorbono energia, ma sono in grado, al contrario, di donarla. Interverrà anche l’Assessore allo sviluppo del territorio del Comune di Milano Carlo Masseroli, interlocutore attento agli obiettivi di MADE e ai dibattiti che coinvolgono le città.
L’emergenza ambientale e le recenti misure adottate dai governi aprono infatti nuove prospettive per architetti e progettisti, affinché si inizi a riflettere sull’opportunità di costruire edifici che non solo consumino meno, ma che siano addirittura in grado di produrre energia in eccesso per poterla poi distribuire. Non è più infatti sufficiente appellarsi a politiche centralizzate per risolvere il problema ambientale; a inquinare oggi non sono solo i grandi edifici, ma anche e soprattutto le migliaia di piccole costruzioni che compongono le città, spesso costruite senza attenzione al territorio circostante e al tema energetico.
Per questo Federlegno-Arredo ha deciso di lanciare, con questo convegno, una sfida al mondo del progetto e della costruzione, affinché si passi a una nuova generazione di architetture, in grado di invertire il rapporto tra città e natura. Architetture che, oltre a dotarsi di dispositivi tecnologici (pannelli fotovoltaici, pale eoliche, pile a idrogeno, pompe di calore) possano usare le superfici vegetali per rivestire le loro pareti e i loro tetti e diminuire così il consumo di energia per il condizionamento interno. Architetture che possano ospitare al loro interno piccole centrali di controllo delle fonti energetiche e che progettino gli spazi di servizio in modo da farli diventare punti di incontro e di prossimità per i cittadini e i condomini, per trasformarli in luoghi comunitari e condivisi.
Restituire all’architettura un valore diverso, di utilità sociale, e abbracciare la scelta già adottata da imprese e istituzioni di alcuni Paesi in Europa, negli Stati Uniti, e in molto Paesi asiatici: è questo il messaggio che Federlegno-Arredo, insieme ai relatori del convegno, intende comunicare attraverso l’incontro.
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