Il progetto, che da questo mese è a pieno regime, aveva preso le mosse nel 2014 allo scopo di creare una filiera virtuosa per il recupero degli scarti di materiali isolanti in lana di vetro e membrane bitume-polimero in fase di produzione, costruzione e demolizione, favorendo il riutilizzo di materiali destinati in discarica per la produzione di nuovi prodotti performanti.
Tutto ciò comporta anche altri importanti vantaggi, ad esempio: la riduzione della superficie di suolo occupata per lo smaltimento in discarica, la diminuzione di consumi energetici e di materie prime connesse alla realizzazione e gestione di impianti di discarica o termovalorizzazione, il calo dei consumi energetici e di risorse associate alla produzione delle materie prime, la riduzione dell’inquinamento dell’aria prodotto dallo smaltimento dei rifiuti e dalla trasformazione delle materie prime nei processi di produzione.
Presso gli stabilimenti Saint-Gobain di Vidalengo di Caravaggio (BG) e di Chieti Scalo (CH) sono stati installati i due impianti-pilota per il recupero rispettivamente di lana di vetro e di membrane bitume-polimero. Gli impianti di recupero sono allestiti in aree di pertinenza degli stabilimenti di produzione. Il recupero in situ rappresenta un ulteriore valore aggiunto del progetto sotto il profilo ambientale, in quanto consente l’abbattimento delle movimentazioni su gomma dei diversi materiali in gioco (rifiuti, materie prime) e le conseguenti emissioni in atmosfera di inquinanti da traffico veicolare e rumore.
Oltre ai numerosi benefici ambientali a lungo termine, i risultati quantitativi che deriveranno dal pieno avvio dell’attività di recupero presso i due impianti-pilota sono: il trattamento di circa 130.000 m²/anno di rifiuti a base di membrane provenienti da scarti interni di produzione, obsolescenze e dall’impianto di produzione di fibra di vetro accoppiata con bitume dello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio (BG); il trattamento di circa 1.000 ton/anno di scarti interni e/o prodotti non conformi a base di isolante minerale dello stabilimento di Vidalengo di Caravaggio; la produzione di circa 400 ton/anno di materiale sciolto a base di polimeri bitume da impiegare nella produzione di membrane presso lo stabilimento di Chieti. Inoltre, per lo stabilimento di Chieti è stato dato il via al recupero di scarti provenienti da terzi.
La valenza ambientale del progetto Life Is.eco e la sua innovazione sul territorio nazionale sono state riconosciute a livello europeo. L’iniziativa, infatti, è risultata tra quelle selezionate e finanziate nell’ambito del programma Life+ dell’Unione Europea: uno “strumento finanziario per l’ambiente” dedicato ai progetti che contribuiscono alla conservazione delle risorse naturali e allo sviluppo di approcci e tecniche innovativi di salvaguardia ambientale.
La massimizzazione del recupero delle materie prime dai rifiuti è per il Gruppo Saint-Gobain uno degli obiettivi irrinunciabili per una crescita che limiti i propri impatti irreversibili sull’ambiente - ha dichiarato il presidente e amministratore delegato Gianni Scotti. Questi nostri interventi vogliono essere anche un esempio per le nuove generazioni, al fine di sensibilizzarle sull’importanza del massimo contenimento dell’impatto ambientale dell’industria.
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