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19/03/2010

MANIGLIONI ANTIPANICO

La norma europea UNI EN 1125/2008, pubblicata dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione ed entrata in vigore il 1° gennaio 2010, ha lo scopo principale di assicurare a chiunque l'uscita in sicurezza da qualsiasi tipo di locale spingendo semplicemente il dispositivo con la mano o con il corpo.
L'UNI (associazione che svolge attività normativa nei settori industriali, commerciali e del terziario e rappresenta l'Italia a livello mondiale - ISO - ed europeo - CEN - per l'armonizzazione delle norme) specifica con questa norma i requisiti di costruzione, prestazione e verifica dei dispositivi antipanico per uscite di sicurezza (azionati meccanicamente mediante una barra orizzontale a spinta o a contatto) progettati apposta per l'utilizzo in una situazione di panico sulle vie di fuga.
I dispositivi per le uscite antipanico devono garantire - in caso di emergenza - l'uscita in sicurezza da luoghi di lavoro, locali di intrattenimento, strutture turistico-alberghiere, impianti sportivi, scuole, ecc.
L’ UNI EN 1125/2008 "Accessori per serramenti - Dispositivi antipanico per uscite di sicurezza azionati mediante una barra orizzontale per l'utilizzo sulle vie di fuga - Requisiti e metodi di prova" pone la massima priorità alla semplicità del meccanismo di apertura delle porte, che deve essere facilmente azionabile da chiunque (giovani, anziani, persone disabili) in qualsiasi condizione (buio, presenza di fumo, etc) e con il minimo sforzo.
La norma specifica i requisiti di progettazione e di prestazione dei dispositivi antipanico per le uscite di sicurezza (dimensioni, forme, sporgenze); le informazioni sul prodotto, che devono essere accompagnate da chiare e dettagliate istruzioni d'installazione e manutenzione; le indicazioni relative alle prove alle quali le porte devono essere sottoposte; le procedure e i metodi di prova e le indicazioni sulla marcatura del prodotto e del suo imballaggio e sulla valutazione di conformità. Per conoscere più nel dettaglio cosa è cambiato dopo l’entrata in vigore della normativa abbiamo raggiunto le principali aziende del settore.


COSA È CAMBIATO?

Con l’entrata in vigore della normativa viene data molta importanza all’installazione e alla manutenzione del maniglione, così da riprodurre e mantenere le condizioni avute nella prova iniziale. La Norma stabilisce anche i nuovi requisiti per i maniglioni antipanico per l’uso su porte tagliafuoco. La novità principale è che la prova al fuoco deve essere condotta su entrambi i lati della porta ed in conformità alla norma EN 1634-1, prima, invece, era sufficiente un solo lato e la prova doveva essere eseguita in conformità alla norma Nazionale, senza specificare la durata del test. Inoltre, viene evidenziata l’importanza che la classe di resistenza al fuoco del maniglione antipanico non sia inferiore a quella della porta su cui viene installato.
Le informazioni da riportare nelle istruzioni devono essere ancora più chiare e dettagliate e devono essere seguite scrupolosamente dall’installatore, inoltre chi installa il maniglione antipanico deve prima accertare che sia idoneo per quel tipo di porta resistente al fuoco. Nelle istruzioni è obbligatorio indicare il tempo massimo di resistenza al fuoco della porta su cui il maniglione sarà installato. Al termine dell’installazione ed ad ogni controllo di manutenzione bisogna verificare con un dinamometro se le forze di apertura non siano cambiate significativamente.
“La norma introduce una nuova nomenclatura inserendo alcuni test addizionali riguardanti le prove ambientali (temperature estreme -10°+60°), un carico addizionale applicato alla porta per simulare la spinta delle guarnizioni ed una cifra che indichi la tipologia di applicazione, 1 anta e 2 ante. Inoltre, è stato inserito un grado per definire l’applicazione su porte per la compartimentazione al fumo”, afferma Nicola Di Gerlando, market manager CISA.
“Dopo l’entrata in vigore della Norma EN 1125: 2008 vi è la possibilità di applicare i maniglioni antipanico marcati CE anche su porte di massa superiore ai 200 chili e su porte di dimensione superiore a 1300 x 2500. Inoltre, un nuovo requisito è che il maniglione debba funzionare a temperature comprese fra -10° + 60° - racconta l’ing. Paolo Carosini, direzione commerciale, Ninz – inoltre la norma fa maggiore chiarezza per l’applicazione del maniglione sulla porta”. In questo modo chi acquista il maniglione antipanico ha chiaro il campo di applicazione sulla porta.
La nuova normativa, rispetto a quella precedente, ha introdotto essenzialmente tre novità. “Prima di tutto – spiega Ivan Serpelloni, Domatic - ha introdotto una nuova classe di codici per stabilire se il maniglione è adatto a porte ad una o due ante categoria A = adatto a porte a 1 o 2 ante; categoria B = adatto a porte a 1 sola anta; categoria C = adatto a porte a 2 ante ma solo per l’anta semifissa (2° anta)”. Inoltre, ha aggiunto un grado di valutazione (grado 7) per le porte di peso oltre i 200 kg. (mentre la norma precedente si fermava alla soglia dei 200). Terzo ha aggiunto un grado di valutazione (grado A) per indicare i maniglioni adatti alle porte tagliafumo rispetto a quelle tagliafuoco.



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