Nel rapporto trovano piena conferma le anticipazioni previsionali positive delle scorso ottobre, a riprova della continua crescita del settore a partire dagli anni Settanta e della fiorente vitalità in Italia del modello delle affiliazioni, nel quadro del più ampio processo di trasformazione del sistema e delle reti distributive in Italia. Il dinamismo del franchising non tradisce segni di rallentamento e sta ora estendendosi dai comparti più maturi a quelli più vergini, con un particolare spazio di diffusione nel mondo dei servizi. Il Rapporto Assofranchising/Quadrante registra difatti il ritorno a una crescita a due cifre con un aumento del giro d’affari del 10,47% per un totale di 20,082 miliardi di Euro generato dalle reti in franchising italiane ed estere operative in Italia, oltre dunque la quota simbolica di 20 miliardi di Euro. Di pari passo crescono le insegne (franchisor) affilianti con un incremento del 5,85% rispetto al 2005 per un totale di 778 marchi presenti sul mercato italiano. Aumentano i punti vendita in franchising (franchisee) in Italia (+ 6,48%) e all’estero (+2,32%). Assai meno accentuato il ricorso ai punti vendita diretti, con un aumento di solo il 1,52%, a testimonianza della maggiore appetibilità e funzionalità su larga scala della formula di affiliazione.
Alla crescita dei volumi corrisponde un correlato incremento occupazionale, il cui aumento è in linea con quelli degli anni pregressi. Per quanto concerne questo indicatore, il Rapporto Assofranchising/Quadrante ha inaugurato a partire dal 2006 un computo che include fra gli addetti occupati nelle reti anche i titolari delle attività, al fine di consentire una maggiore aderenza del dato statistico alla realtà effettiva, dove il coinvolgimento diretto dell’imprenditore nella conduzione del punto vendita è la regola nella maggior parte dei casi. Il numero complessivo di persone operanti a vario titolo nel settore raggiunge nel 2006 la cifra di 176.731, un aggregato ormai imponente di cui diviene inevitabile tenere conto sia a livello di analisi macro sul mondo del commercio, sia a livello di politiche pubbliche.
In linea con il dato storico italiano i settori che “pesano” in misura maggiore sul giro d’affari complessivo delle reti in franchising sono la grande distribuzione in ambito sia alimentare (medie e grandi superfici) che non food (in prevalenza su grandi superfici). Seguono il comparto delle agenzie di viaggio, in forte crescita, e l’abbigliamento. Riguardo al numero di insegne franchisor prevalgono i settori dell’Abbigliamento Uomo Donna, dei Prodotti e Servizi Specialistici e delle Agenzie Immobiliari-Mediazione Creditizia.
Più incoraggiante rispetto al passato è il numero dei punti vendita all’estero, un indicatore che parrebbe rivelare un primo embrione di maggiore attenzione ai mercati esteri. E’ noto che il mercato italiano è ancora lontano dalla saturazione, tanto è vero che gli operatori esteri sono assai intraprendenti, e che gli ostacoli e le criticità per affrontare l’espansione internazionale non mancano (di tipo gestionale, di lingua e di mentalità, finanziari, normativi); d’altro canto, l’internazionalizzazione dell’approccio e dei piani di sviluppo delle reti è un passaggio di fatto obbligato in un’arena dove la pressione dei competitor stranieri si fa sentire ogni giorno di più (in fondo a questo comunicato è incluso un prospetto sintetico dei dati del Rapporto).
I dati definitivi del 2006 indicano che il settore ha ormai con tutta probabilità assorbito il parziale effetto di rallentamento di tassi di crescita registratosi nel 2005 in ragione dell’introduzione della Legge sul Franchising n.129 del 2004, un quadro normativo che se per un verso ha portato ordine nel settore, per un altro ha reso necessaria una fase di assimilazione da parte degli operatori e meno incontrollata l’attivazione delle reti. Non mancano oggi segnali che paiono indicare il consolidamento di premesse per una nuova fase di crescita di rilievo: nei segmenti più maturi gli operatori stanno rafforzando i posizionamenti acquisiti, concentrandosi gradualmente sull’ottimizzazione dei volumi esistenti più che sull’estendersi delle reti, mentre in quelli nuovi (in particolare quelli correlati al variegato mondo dei servizi) il franchising si propone come una delle modalità più convincenti per contendersi gli ampi spazi di mercato, con tassi di crescita potenziali elevati nel breve e medio periodo.
Se si considera che il franchising è sempre più presente nello sviluppo di nuova impresa, nella riconversione del commercio tradizionale al dettaglio, nel trapasso generazionale delle aziende commerciali a conduzione familiare, nell’avviamento dell’imprenditoria giovanile, nelle politiche commerciali di internazionalizzazione, non mancano certo gli argomenti forti per prospettare margini di crescita ulteriore e per l’esigenza di cominciare a guardare al franchising con “occhi diversi” da quelli prettamente settoriali degli scorsi decenni. Si aggiunga infine che nelle aree del Mezzogiorno il franchising è vissuto in termini crescenti come uno strumento di grande efficacia sia per superare i colli di bottiglia distributivi - sul mercato domestico e su quelli esteri quali sbocchi possibili per le produzioni locali distintive di qualità, apprezzabili dai consumatori stranieri, sia per attrarre la presenza e gli investimenti dei grandi operatori nazionali e internazionali. In questo senso le Regioni meridionali rappresentano un serbatoio potenziale di affiliati e di possibili eccellenze imprenditoriali del territorio quali franchisor.
PROSPETTO SINTETICO DEI DATI DEFINITIVI 2006
I dati definitivi aggregati per il 2006 rispetto al 2005 sono i seguenti:
incremento
GIRO D’AFFARI + 10,47% 20,082 miliardi Euro (20.082.000.000,00)
INSEGNE (FRANCHISOR) + 5,85% 778
AFFILIATI (FRANCHISEE) + 6,48% 49340
P. VENDITA ALL’ESTERO + 2,32% 4.850
ADDETTI OCCUPATI NELLE RETI n.d. 176.731
Di seguito alcuni approfondimenti del Rapporto sono sintetizzati:
IL GIRO D’AFFARI
I principali settori sono:
peso percentuale
GDO - Non Food 17,0% 3.412.650.000
GDO Food 14,7% 2.944.410.000
Agenzie Viaggi/Turismo 9,1% 1.820.980.000
LE INSEGNE
I principali settori sono:
peso percentuale
Abbigliamento Uomo/Donna 11,6% 90
Prodotti e Servizi specialistici 9,6% 75
Agenzie immobiliari/mediazione creditizia 8,2% 64
NUMERO MEDIO PUNTI VENDITA IN FRANCHISING PER INSEGNA
I principali settori sono:
SETTORI INSEGNE PV FRAN N° medio PV IN FRANCH.
GDO NON FOOD 12 3.203 267
OTTICA (PRODOTTI E ACCESSORI) 6 929 155
AGENZIE IMMOBILIARI - MEDIAZIONE CREDITIZIA 64 9.238 144
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