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30/05/2008

PREVISIONI DI CRESCITA 2008 PER LA ROBOTICA

Sono stati presentati in occasione della conferenza stampa organizzata da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e SIRI, l’associazione italiana della robotica e automazione, i dati di consuntivo 2007 dell’industria italiana della robotica.

All’incontro, ospitato nell’ambito di LAMIERA, l’evento espositivo dedicato alle tecnologie della deformazione, in scena a Bologna fino a sabato 17 maggio, sono intervenuti: Rezia Molfino, presidente SIRI e Domenico Appendino, PRIMA INDUSTRIE.

Dall’analisi dei dati, elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, emerge un quadro positivo per il comparto.

Nel 2007, la produzione dell’industria italiana della robotica si è attestata, infatti, a 490 milioni di euro, segnando un incremento dell’11,9%, rispetto all’anno precedente.

Tale risultato è stato determinato dal positivo andamento sia delle esportazioni che, salite a 135 milioni di euro, sono cresciute dell’8% rispetto al 2006, sia delle consegne dei costruttori sul mercato interno, salite a 355 milioni di euro (+13,4%).

Il rapporto export su produzione, sostanzialmente stabile rispetto al 2006, si è attestato al 27,6%.

Il consumo domestico di robot è cresciuto a 581 milioni (+14,8% rispetto al 2006) e le importazioni si sono attestate a 266 milioni di euro, in aumento del 17,1% rispetto al 2006.

In termini di unità, nel 2007, l’industria italiana del comparto ha prodotto 3.197 robot. Di questi, il 31% è stato destinato ai mercati stranieri. Il consumo interno, pari a 5.791 robot, è stato soddisfatto, per il 61,8%, dalle importazioni.

Come per gli anni precedenti, anche nel 2007, in Italia, le aree applicative predominanti sono risultate quelle della manipolazione e della saldatura, che hanno rappresentato rispettivamente, in termini di unità, il 59,7% e il 22,7% del consumo totale.

Considerando il numero di robot, nel 2007, il principale settore di sbocco è risultato quello della produzione di prodotti in plastica che ha assorbito 1.146 robot, seguito da quello dei motoveicoli (1.070 robot) e dei prodotti metallici (1.015 robot).

Nel 2007, i robot installati in Italia hanno registrato un incremento del +13,4%, rispetto all’anno precedente, per un totale di 5.791 unità. A livello complessivo il parco robot risulta così essere pari a 69.263 unità.

Secondo le previsioni, nel 2008, la produzione dovrebbe crescere del 4,1%, in ragione del positivo andamento registrato sia dalle esportazioni (+3,7%) sia dalle consegne sul mercato interno (+4,2%).

Alberto Tacchella, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, ha così commentato: “il positivo andamento del settore dei sistemi per produrre, primo settore di sbocco del comparto robotica, lascia intravedere un trend di ulteriore sviluppo futuro per l’industria del comparto. D’altro canto, le previsioni 2008, elaborate dal nostro Centro Studi & Cultura di Impresa, confermano un incremento della produzione, determinato sia dai positivi riscontri raccolti sui mercati stranieri sia sul mercato domestico. L’auspicio - ha concluso Tacchella - è che tali indicazioni possano realmente trovare conferma nei prossimi mesi, non soltanto a beneficio dei costruttori quanto di tutti gli operatori dell’industria la cui salvaguardia della competitività dipende, in misura determinante, dall’aggiornamento degli impianti produttivi e dei sistemi di automazione”.

Rezia Molfino, presidente della SIRI, ha rilevato l’importanza strategica del settore: “la tecnologia robotica rappresenta per il comparto manifatturiero un fattore di sviluppo indiscusso e fondamentale. Mai come oggi se ne è avuto coscienza. L'automazione flessibile dei processi di produzione, attraverso l'uso intelligente di robot consente di rispondere alle odierne sfide dell'industria manifatturiera, permettendo la riduzione dei tempi di immissione dei prodotti sul mercato, la riduzione dei costi a parità di qualità dei manufatti, l'adeguamento ai paradigmi di personalizzazione di massa e di miniaturizzazione dei prodotti. I robot industriali delle ultime generazioni si presentano come beni strumentali facili da interfacciare e cooperanti con altri robot, con altre risorse manifatturiere e con l'uomo”.

“Per quanto riguarda il mercato, si evidenzia un aumento dell'utilizzo di robot in settori non tradizionali quali l'industria per prodotti metallici, chimica, tessile, alimentare, delle costruzioni, del microassemblaggio. Questi settori industriali emergenti richiedono soluzioni affidabili e robuste, orientate alle funzionalità tipiche delle applicazioni: campo aperto a PMI ad alta tecnologia in cui il nostro Paese, per cultura e formazione, dovrebbe eccellere. Per questo ci aspettiamo anche che la robotica sia inserita tra i temi prioritari in cui investire in Italia. Giappone, Stai Uniti, Germania, Corea e Cina hanno già potenziato gli investimenti nel settore in vista di ricadute ritenute potenzialmente molto significative”.



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